La visione dunque è quella di un essere umano fondamentalmente sano.
Di fronte ai nostri limiti, difficoltà e debolezze possiamo riconoscere, contattare e allearci a quella parte sana che c’è in noi e rendere manifesto il processo trasformativo della guarigione.
A partire da questa visione, la Psicologia Transpersonale e la Biotransenergetica, offrono quindi tutta una serie di modelli che ci aiutano nel processo di via via maggiore integrazione delle nostre eventuali zone d’ombra verso una struttura armonica di personalità.
Per fare che ciò possa accadere si utilizzano una vasta gamma di strumenti che vanno da quelli più meditativi, detti di mindfulness, a quelli orientati all’ autoguarigione, come le pratiche psicocorporee e/o energetiche a veri e propri strumenti terapeutici come le costellazioni familiari o la captazione.
In particolare la Biotransenergetica lavora a livello transpersonale seguendo la mappa degli Orixà, i nomi con cui nella cultura afro-brasiliana si definiscono le costellazioni archetipiche che sono riconoscibili come qualità dentro di noi e forze elementali intorno a noi.