-CHE COS’E’ LA PSICOLOGIA TRANSPERSONALE?
Definita da Maslow “la quarta via” e da lui auspicata, la Psicologia Transpersonale pone l’accento sull’esperienza interiore ed esplora le quattro frontiere che limitano l’uomo nella sua visione del mondo: la coscienza, la memoria, l’evoluzione e la morte.
Padroneggiando i propri stati di coscienza l’essere umano può riconoscere come i limiti esistano solo nella sua mente e che la sua coscienza è illimitata, che la sua memoria può trascendere la filogenesi, che l’evoluzione non si ferma all’intelletto ma prosegue verso le dimensioni spirituali, che la morte è un passaggio.
L’umanità è quindi vista nel suo intrinseco potenziale di qualità e risorse.
Dunque quello proposto dalla psicologia transpersonale è un percorso di ri-scoperta e presa di consapevolezza della propria più vera natura, che passa attraverso un dialogo sinergico con i corpi fisico, energetico, emozionale e mentale e transpersonale,cioè quello comunemente detto “spirituale”.
Tale stato di coscienza, di maggiore fluidità, vuoto e creatività è detto integrale ed quello che ci permette di meglio onorare noi stessi in rapporto con il nostro posto nel mondo, con le nostre qualità e in definitiva con tutto ciò che esiste.
Quella transpersonale è perciò una psicologia a respiro olistico, che, pur approcciandosi scientificamente alla spiritualità, si permette di immergervisi pienamente, cogliendo le regolarità del dialogo tra micro e macrocosmo e fornendo le mappe e gli strumenti necessari a padroneggiare l’esperienza interiore.
Nella sua visione, metodologia e pratica, Psicologia Transpersonale ha la specificità di integrare l’esperienza della psicologia occidentale, in particolare quella del filone gestaltico, esistenziale, umanista, con le tradizioni mistiche, sapienziali e meditative, come lo yoga, lo zen, il sufismo, e con quelle sciamaniche basate sull’estasi ed il contatto diretto con le forze elementali della natura.